You can edit the text in this area, and change where the contact form on the right submits to, by entering edit mode using the modes on the bottom right.
123 Street Avenue, City Town, 99999
(123) 555-6789
email@address.com
You can set your address, phone number, email and site description in the settings tab. Link to read me page with more information.
La storia è nota a tutti: Madre Natura ci sta inviando segnali sempre più forti e frequenti per avvertirci che è in corso qualcosa di nuovo e pericoloso. Regolarmente i climatologi rendono noti dati incontrovertibili che dimostrano che il clima sta cambiando e spiegano con motivazioni solide i perché alla base di tale processo. In realtà conosciamo anche l’altra parte della storia: le popolazioni e i governi non stanno facendo abbastanza per modificare la propria traiettoria che causerà sicuramente cambiamenti drastici nella condizione umana.
Dai cambiamenti climatici alle crisi in Medio Oriente, dal rallentamento dell’economia cinese alle sanzioni alla Russia, al crollo dei giganti energetici sudamericani. I fattori che hanno cambiato il panorama energetico globale negli ultimi anni.
Culla della civiltà, quest’angolo di mondo è sempre stato caratterizzato da forti contrasti. Oggi, grazie all’energia, potrebbe trasformarsi in un nuovo polo di sviluppo e di inaspettate opportunità.
Sembra che ultimamente Madre Natura stia cercando di attirare la nostra attenzione. I segnali che ci manda sono sempre più visibili, stridenti e difficili da ignorare. Alcuni di questi sono stati letali. Il 2015 è destinato a essere ricordato come uno degli anni più caldi mai registrati. Lo scorso ottobre l’uragano Patricia, il più forte mai osservato dai meteorologi, ha prodotto venti che hanno raggiunto velocità record, pari a 200 miglia orarie. Le temperature medie nella regione artica sono aumentate due volte più velocemente rispetto alle temperature del resto del pianeta, e ciò contribuisce allo scioglimento dei ghiacci polari. Ogni dieci anni la superficie ghiacciata si riduce del 9 percento. Gli scienziati prevedono che lo scioglimento dei ghiacci polari innalzerà il livello dei mari fino al punto da costringere la popolazione di molte zone costiere, fortemente urbanizzate, a trasferirsi ad altitudini maggiori. Secondo le Nazioni Unite, il numero attuale di tempeste, inondazioni e ondate di calore è cinque volte maggiore rispetto al 1970. Anche se tale aumento va in parte attribuito al fatto che oggi abbiamo dati migliori rispetto a mezzo secolo fa, tutti gli studi indicano una maggiore frequenza di fenomeni meteorologici estremi: temperature insolitamente alte o basse, piogge torrenziali, frane, siccità prolungate e incendi boschivi sempre più devastanti. Il numero degli sfollati a causa dei cambiamenti climatici è oggi più che mai elevato e superiore rispetto al numero dei profughi a causa dei conflitti armati.
Moisés Naím / World Energy & Oil L’OPEC sta per scomparire? Il boom di shale la indebolirà? Ecco un’analisi delle principali affermazioni che riguardano l’Organizzazione, da quelle confermate a quelle non fondate.
Moisés Naím / World Energy & Oil L’impatto diretto si è visto sui paesi esportatori come Russia e Venezuela. Gli effetti “di second’ordine” derivano da una riduzione radicale degli investimenti. Ma c’è anche chi può beneficiare di questa situazione: i governi che ne approfittano per avviare riforme
World Energy & Oil / Moisés Naím Nel prossimo decennio il mercato dell’energia subirà trasformazioni profonde sotto la spinta di tecnologie rivoluzionarie, che cambieranno gli equilibri, anche geopolitici, tra paesi importatori ed esportatori.
World Energy & Oil / Moisés Naím L’aumento dell’instabilità, in alcuni paesi produttori di petrolio, porrebbe Washington di fronte a sfide senza precedenti: potrebbero sorgere conflitti legati all’impatto ambientale o al sovvertimento degli equilibri politici.
La mancanza di risorse idriche adeguate rappresenterà un fattore di forte instabilità. Già oggi sono disponibili tecnologie e progetti per far fronte a questo problema, ma l’iniziativa politica è stata insufficiente se non del tutto assente.
World Energy & Oil / Moisés Naím Nuovi player, accordi commerciali, strutture proprietarie, ubicazioni e innovazioni tecnologiche stanno estendendo l’attività di raffinazione a luoghi e contesti finora inesplorati
Nonostante l’area custodisca immense ricchezze, è estremamente difficile tradurre questo potenziale in realtà. Rimangono infatti aperte diverse questioni critiche di tipo ambientale, tecnologico, politico e istituzionale.
Dall’ingegnere texano che ha inventato le tecniche per l’estrazione del gas di scisto, al Segretario della difesa USA. Dal Presidente di CNOOC, promotore dello sviluppo all’estero delle compagnie cinesi, al Presidente di Rosneft.