Moisés Naím

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Usa, il popolo di Trump

La Reppublica / Moisés Naím con traduzione da Fabio Galimberti

Il numero di persone che si sono recate alle urne nelle elezioni statunitensi è stato il più alto da centovent'anni a questa parte. Ottanta milioni hanno votato per Joe Biden e 74 milioni per Donald Trump.

Sono i due politici più votati nella storia del Paese.

I 74 milioni di persone che hanno votato per Trump lasciano sorpresi, sia per le cose a cui non hanno dato peso sia per le cose a cui hanno dato peso. Non hanno attribuito importanza, per esempio, al fatto che il presidente menta in modo costante e facilmente verificabile. Mentire compulsivamente non dovrebbe essere sufficiente per essere sconfitti nelle urne? A quanto pare, 74 milioni di statunitensi ritengono di no.

Non credono che Trump sia un bugiardo, o non gli importa, oppure hanno bisogni e speranze più importanti dell'onestà del presidente.

Il fatto che 26 donne abbiano avuto il coraggio di dichiararsi pubblicamente e denunciare Trump per molestie sessuali, e che alcune lo accusino di averle violentate, non avrebbe dovuto fargli perdere il voto femminile? Evidentemente no, visto che quasi la metà delle donne bianche ha votato per Trump.

Se ai 74 milioni non importano le molteplici denunce per molestie sessuali, non dovrebbero avere almeno a cuore la salute del pianeta? Pare di no. Trump ha denunciato la lotta contro il riscaldamento globale come una trappola della Cina. Le decisioni del presidente sono state devastanti per l'ambiente. E molto redditizie per le aziende più inquinanti (e i lobbisti che le rappresentano). Importa qualcosa ai suoi elettori che Trump abbia assegnato le cariche più importanti nelle agenzie che si occupano di regolamentare le industrie inquinanti ai lobbisti che rappresentano quelle stesse industrie? Ovviamente no. Importa qualcosa che l'amministrazione Trump sia caotica e inetta e che abbia gestito così male la pandemia? Apparentemente no. E che disdegni la scienza? Neppure.

Ai 74 milioni non importa che ci siano due documenti di grande rilievo che continuano a essere tenuti segreti: la dichiarazione delle tasse di Donald Trump e la sua politica sanitaria. Che cosa c'è nei suoi documenti fiscali tale da giustificare tutti gli sforzi che ha fatto il presidente per non sottoporli all'esame dell'opinione pubblica? Gli elettori non dovrebbero sapere quali impegni finanziari ha il presidente e con chi? Non dovrebbero sapere se Trump evade il fisco?

L'altro documento che non è mai stato divulgato è il piano di Trump per la sanità. Il presidente ha promesso che avrebbe sostituito la politica sanitaria di Obama con «qualcosa di molto meglio». Finora i dettagli di questo «qualcosa di molto meglio» non sono stati rivelati.

La lista delle ragioni per cui non bisognava votare per Trump è lunga: la sua indisponibilità a denunciare con fermezza gli odiosi suprematisti bianchi; i suoi scarsi successi in politica estera e il fatto di aver ceduto spazi di potere a Cina e Russia; i suoi estesi conflitti di interessi; le sue derive autoritarie e tutto quello che ha fatto per minare alla base la democrazia statunitense. Per i 74 milioni, niente di tutto ciò rende Trump inadatto a sedere alla Casa Bianca.

Ma allora a cos'è che attribuiscono importanza i 74 milioni? A tante cose: da quelle molto concrete («non voglio che mi aumentino le tasse») a quelle spirituali («Trump capisce quello che sento»), da quelle positive («torniamo a far grande l'America») a quelle negative («se vince Biden, gli afroamericani invaderanno i sobborghi residenziali»), dalla difesa di diritti («la libertà di possedere armi») alla difesa di valori («sono contro l'aborto»), dal ripudio dell'immigrazione clandestina («viva il muro con il Messico») all'opposizione alla globalizzazione economica («la Cina ci ruba i posti di lavoro»).

La composizione demografica dei 74 milioni è variegata e confusa. Include percentuali significative di ispanici, abitanti delle aree rurali, maschi bianchi senza titolo di studio universitario, gruppi evangelici, imprenditori, operai e molte altre categorie. Le contee dove ha vinto Biden, per esempio, generano il 70 per cento dell'attività economica del Paese.

Il fatto che i sondaggisti non siano riusciti a prevedere il comportamento dei 74 milioni conferma che non sappiamo realmente quali siano i fattori che determinano il loro appoggio incondizionato a Donald Trump. Abbiamo quattro anni per scoprirlo.

(Traduzione di Fabio Galimberti)